273, questa la cifra spesa per la bolletta idrica da una famiglia valdostana nel 2023 (la media nazionale è pari a 478€), invariata negli ultimi 5 anni

In Valle d’Aosta il tema dell’acqua riveste una rilevanza particolare, tanto da essere al centro di numerose discussioni e indagini. Nel 2023, la spesa media per l’approvvigionamento idrico si è attestata a 273 euro per le famiglie valdostane, una cifra che, se confrontata con la media nazionale di 478 euro, denota una situazione peculiare e interessante. Questo dato, reso noto dall’Osservatorio Prezzi e Tariffe di Cittadinanzattiva in occasione della Giornata mondiale dell’acqua, solleva interrogativi e riflessioni su diversi fronti.

Una delle questioni più significative riguarda la dispersione idrica, un problema che affligge il capoluogo della regione, con una percentuale del 41%. Questo dato, oltre a mettere in luce la necessità di interventi mirati per ridurre le perdite e ottimizzare l’uso delle risorse, suggerisce un’analisi approfondita dei sistemi di distribuzione e gestione idrica.

Il panorama nazionale, delineato nel XIX Rapporto sul servizio idrico integrato, offre uno spaccato variegato delle realtà italiane. Se da un lato si osserva un aumento delle tariffe in due terzi dei capoluoghi di provincia, con incrementi significativi in alcune zone come Vibo Valentia e Isernia, dall’altro emergono situazioni di disparità, con Frosinone che si conferma come la provincia più costosa e Milano e Cosenza tra le più economiche. In questo contesto, la Valle d’Aosta si distingue per la sua spesa annuale costante e contenuta, offrendo un punto di riferimento interessante per analizzare le dinamiche del settore idrico.

Una delle chiavi per affrontare questa complessa situazione è rappresentata dal bonus idrico, un incentivo che può contribuire significativamente a alleviare il peso delle bollette per le famiglie più bisognose. Nel caso della Valle d’Aosta, questo bonus si attesta sui 67 euro, rappresentando un importante sostegno economico per le famiglie che ne fanno richiesta.

Tuttavia, la sfida non riguarda solo gli aspetti economici, ma anche le abitudini e le percezioni dei cittadini riguardo al consumo dell’acqua. I dati emersi – sendo Maria Grazia Vacchina, Presidente Cittadinazattiva VdA (nella foto) – da una consultazione condotta su un vasto campione di cittadini rivelano una scarsa consapevolezza riguardo al proprio livello di consumo e una diffusa insoddisfazione per le bollette ritenute troppo elevate. Inoltre, emerge la necessità di fornire informazioni più dettagliate sulla qualità dell’acqua e di promuovere comportamenti più responsabili verso l’ambiente e le risorse idriche.

La situazione dell’approvvigionamento idrico in Valle d’Aosta rappresenta un interessante caso di studio, che evidenzia la complessità delle sfide e delle opportunità legate alla gestione delle risorse idriche. È fondamentale promuovere una cultura del risparmio e della tutela dell’acqua, investendo in soluzioni innovative e sostenibili per garantire un futuro migliore per le generazioni a venire.

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